Il “cattolico” Sergio Mattarella circondato da massoni e mafiosi

Il “cattolico” Sergio Mattarella circondato da massoni e mafiosi

-di Davide Consonni-

Radio Spada, suo malgrado, s’è a più riprese occupata di rendicontare i costanti rapporti che Napolitano Presidente intrattenne con i settari del Grande Oriente d’Italia, altresì s’è occupata nel narrare gli immondi e fraterni rapporti documentati intercorsi tra le massonerie italiche e l’ndrangheta calabrese. Ora, invece, ci tocca in un certo senso mischiare questi due argomenti, non per diletto nostro, ma per restituire i fatti come ci si presentano: 25 anni fa, un Mattarella democristiano circondato da massoni, mafiosi e rabbini.

mattarella-massone-fatto

Il nome di Mattarella emerse, assieme a quello di altri esponenti politici quando la polizia perquisì la sede di un circolo privato trapanese: Lo Scontrino. Quel giorno dell’aprile 1986 venne fuori che il circolo “ospitava” sei logge: Iside, Iside 2, Osiride, Ciullo d’Alcamo, Hiram e Cafiero. Ma non solo, i poliziotti trovarono anche numerose agende e rubriche con i numeri di telefono e di esponenti politici (Francesco Canino, Dc, Carlo Vizzini Psdi, e l’ex sindaco di Trapani Erasmo Garucciotra) cui appunto il nome dell’attuale Capo dello Stato. Se però si cerca una spiegazione della presenza dell’allora Onorevole Mattarella questo è quanto risulta dai verbali della Criminalpol dell’interrogatorio di Paolo Scontrino nell’ottobre 1986 risulta che alle conferenze organizzate dal centro culturale trapanese partecipassero diverse personalità pubbliche, non solo della politica:

conferenze alle quali mi risulta abbiano partecipato l’on. Sergio Mattarella, l’on. Vincenzino Culicchia (oggi Pdr), l’on. Francesco Canino (morto nel 2014)” ma anche “il rabbino Toaf” e ancora “lama tibetani, tale padre Antonj di religione Indù, Dacia Maraini… e altri’’.

A riportare la notizia è Il Fatto Quotidiano.

Quando la polizia perquisì il circolo, nel centro storico trapanese, scoprì l’esistenza di 6 diverse logge. E agende e rubriche piene zeppe di numeri di telefono di politici locali e nazionali. E ora sono elencati nelle motivazioni della sentenza con cui la Corte d’Assise il 16 maggio 2014 ha condannato il boss Vincenzo Virga e il killer Vito Mazzara, in quanto rispettivamente mandante ed esecutore dell’omicidio del giornalista.

In quell’elenco compaiono i nomi di Calogero Mannino e Carlo Vizzini, ma anche l’attuale presidente della Repubblica Sergio Mattarella, all’epoca deputato della Dc.

Poco prima di essere ucciso Rostagno indagava proprio sulle logge. Il suo assassino, per mano mafiosa, è maturato nell’ambito ditrame collusive delle cosche con altri ambienti di potere” trapanese.

Dal Quirinale arriva la precisazione: “Sergio Mattarella non ha mai tenuto alcuna conferenza al circolo “Scontrino”, di cui non è stato affatto “frequentatore” delle iniziative. La sola volta in cui è venuto a conoscenza dell’esistenza di questo circolo è stata, nei primi anni Ottanta, in occasione della conferenza, sulla giustizia tributaria, di un suo collega professore della Facoltà di Giurisprudenza di Palermo che lo ha invitato ad assistervi. Sergio Mattarella si è recato ad ascoltarlo, apprendendo in quella sede che la conferenza era promossa da un circolo denominato “Scontrino”, a lui del tutto sconosciuto e con il quale non ha mai avuto, né prima né dopo, alcuna relazione o contatto di qualsivoglia genere”.

[Fonti: #1 #2,  #3]

One thought on “Il “cattolico” Sergio Mattarella circondato da massoni e mafiosi

  1. Con la traslazione delle salme del sig. Vittorio Emanuele di Savoia-Carignano, in arte Vittorio Emanuele III, e della di lui vedova sig.ra Jelena Petrovic-Njegos, zingara montenegrina, il Santuario Basilica di Maria SS.ma “Regina Montis Regalis” in Diocesi di Mondovì è da reputarsi sconsacrato. L’appartenenza massonica del “regale” nano, così come quella di suo padre Umberto, che al “suo” popolo che protestava per l’ennesima iniqua legge, affamatrice dei poveri, rispose con il piombo degli sgherri del Bava Beccaris (massone pure lui), è cosa notoria. Massone o comunque palesemente filo-massonico fu pure il sig. Vittorio Emanuele di Savoia-Carignano, detto 2°, distruttore di quanto era rimasto di buono in Italia dopo gli orrori della tirannide napoleonica.
    Come cristiano cattolico non posso non ricordare come il sig. Sciaboletta, la cui carcassa è ora a Vicoforte, fu tra i principali fautori di quella che Papa Benedetto XV definì “INUTILE STRAGE”, strage della gioventù europea, obbligata a uccidere e a farsi uccidere in nome di ideali di potere e di idolatria nazionalista che sono l’antitesi del Cristianesimo. L’Impero degli Asburgo-Lorena, colpevole di essere sovranazionale e duramente anti-massonico, fu pure quello cancellato, spianando la strada agli orrori dei decenni immediatamente a seguire. Ai funerali di suo padre Umberto I – celebrati per concessione politica delle sempre ruffiane (con i potenti di turno, tipo Napoleone Bonaparte, per trarne vantaggio per se stesse) gerarchie ecclesiastiche nel Pantheon di Roma, dove fu tumulato e dove già era stata collocata la salma di suo nonno, il presunto “Vittorio Emanuele” II – il sig. Sciaboletta di Savoia-Carignano, che di Dio, di Religione, e in ispecie di Religione Cattolica nulla gli interessava, ad un certo punto sbuffò: “Ma quanto la fanno lunga questi preti”. Ora, il personaggio in questione, e la sua sposina capraia, dopo aver trascinato o contribuito direttamente a trascinare l’Italia in guerre, a obbligare il popolo italiano a trasformarsi in un esercito di serial-killers, a far ridurre in macerie città, villaggi, a portare a distruzione Monecassino, centro spirituale e morale del monachesimo mondiale, ora questi due figuri, con la compiacenza dell’anti-clero pseudocattolico, ed innanzitutto dell’anti-vescovo emerito di Mondovì, sig. Luciano Pacomio, e dell’anti-prete rettore della Basilica di Vicoforte, sono sepolti con tutti gli onori in quest’ultima. E il tutto è stato orchestrato dalla figura più falsa, più furbescamente melensa della famiglia massonica dei Carignano, la sig.ra Maria Gabriella, in combutta con il sig. Sergio Mattarella, delle cui frequentazioni con i “grembiulini” tratta l’articolo a cui “aggancio” questa mia amara ed inutile denuncia. Intanto la Basilica di Maria SS.ma “Regina Montis Regalis” è in stato di profanazione e sconsacrata ad opera degli anti-preti massonici di Mondovì, giacchè è Legge di Cristo che non si diano le Cose Sante ai cani. Ora il gran Santuario di Vicoforte è stato ridotto ad un canile. E non riesco a fermare le lacrime per questo abominevole scempio.

Rispondi a Paolo del Preziosissimo Sangue Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *