Sulla religione della Giudeo Massoneria

Sulla religione della Giudeo Massoneria

-di Davide Consonni-

Vediamo di far chiarezza, per mezzo delle limitate capacità che il Buon Dio mi ha concesso, circa la Religione della Giudeo-Massoneria. Subito dopo la fondazione della Gran Loggia Unita d’Inghilterra nel 1717 [questa è una barbara ma utile sintesi, in verità la UGLE è nata il 27.12.1813 dall’unione della “Most Ancient and Honourable Society of Free and Accepted Masons according to the Old Constitutions” nata nel 1751 (detta Ancient Grand Lodge of England) e della “Premier Grand Lodge of England” (chiamata dagli Ancients “Modern”). E’ la Gran Loggia dei Moderns a nascere il 24.06.1717 col nome di Grand Lodge of London and Westminster] la massoneria si diede delle Costituzioni ufficiali suddivise in obblighi e doveri; Ciò che è sommamente interessante riguarda le Costituzioni del 1738 nell’articolo dedicato appunto agli obblighi dei massoni nei confronti della religione, recita: “il massone che intende rettamente l’arte regia non sarà mai ateo o libertino, il suo stato lo obbliga alla legge morale come un vero Noachide” successivamente il medesimo articolo aggiunge “dappoichè concordano tutti nei tre grandi articoli di Noè in modo da preservare il Cemento della Loggia”. Benissimo,  chi sono i noachiti e cosa sono i tre articoli di Noè che il massone deve osservare secondo le sue Costituzioni? Secondo la tradizione rabbinica i noachidi sono tutti gli uomini appartenenti alla stirpe di Noè, cioè tutta l’umanità esistente dopo il diluvio universale. La tradizione rabbinica tramanda che Dio diede dei precetti alla stirpe di Noè e solo in osservanza di questi precetti li avrebbe salvati, questi precetti prendono appunto il nome di precetti noachidi, solo in seguito Dio scelse il suo popolo eletto nella discendenza di un figlio di Noè, Sem, la quale stirpe son gli attuali semiti giudei, i veterotestamentari del popolo eletto d’Israele. Ecco quindi che il noachismo e l’osservanza dei (tre) precetti noachiti inizierebbe il massone tra le fila del giudaismo rabbinico, [i tre principi son l’amore di dio, l’amor di giustizia e l’orrore per il crimine, secondo la tradizione rabbinica i precetti in origine erano 7, ma si sà, il giudaismo ha concesso grandi sconti alla nipotina cosiddetta massoneria]. Quindi i massoni, per mezzo delle loro Costituzioni fondanti, dichiarano di professare il noachismo inteso come antica e moderna religione giudaizzante, universale e primitiva professata dall’intera umanità. Secondo questa concezione, tutti i popoli sono come membri di una grande famiglia; il popolo ebraico è considerato come il figlio dedito in particolare a funzioni sacerdotali, e perciò assoggettato a particolari regole; gli appartenenti agli altri popoli sono tenuti ad osservare un numero molto minore di regole, cioè appunto le regole del credo universalistico del «Noachismo», che si basa sul patto stretto tra Dio e Noè, in ebraico «Noach». Quest’alleanza è stipulata con tutta l’umanità ed offre dunque all’antico Israele le norme per considerare chi è giusto o empio tra gli individui non-ebrei delle altre 70 nazioni. Tutti coloro che non sono nati da una madre ebrea sono considerati noachidi non è quindi necessario convertirsi al noachismo ma se si desidera si può formalizzare il proprio status di noachide osservante davanti a un Bet Din (un tribunale formato da tre Rabbini o da tre Ebrei osservanti) oppure, evidentemente, si può entrare nelle fila della giudeo massoneria. Ognuno nell’ottica ebraica ha un suo compito di tikkun,, perfezionamento nel mondo, gli ebrei devono rispettare, come popolo nel loro complesso, 613 mitzvot, mentre i goyim ne devono rispettare sette (tre per i nipotini massoni). Un contributo all’esplicitazione di tale aspetto della credenza giudaica è stato dato dall’eminente rabbino livornese Elia Benamozegh secondo cui “al popolo di Israele Dio ha dato la legge di Mosé e ha affidato una funzione sacerdotale a beneficio di tutta l’umanità, e che agli altri uomini Dio ha dato invece la legge di Noè, la cosiddetta legge noachide; con l’una e l’altra legge è sempre possibile la salvezza”. Va sottolineato che l’iniziazione massonica cui si sottopongono i gentili (ovvero i non ebrei) si differenzia dall’iniziazione massonica di un ebreo, al gentile vengono infatti letti i noachidarum capita prima di farlo passare ai gradi superiori. Ma perchè i massoni  che hanno redatto le costituzioni hanno scelto la via noachide per entrare nel giudaismo e non un’altra religione? Perchè il noachismo è considerato dalla tradizione rabbinica la via, la porta d’entrata al giudaismo per i non ebrei, la dottrina massonica dimostra di considerare il percorso noachide come  la vera religione universale, capace di affratellare tutte le fedi, le razze e le nazioni sotto la guida ebraica, “popolo sacerdotale, nazione distinta per più gravi doveri, per più severi compiti” (Augusto Segre, Abramo nostro padre, p 274) e  in quanto era la condizione di tutta l’umanità prima che Dio scegliesse il suo popolo eletto dalla stirpe semitica,  ovviamente questo noachismo è l’essenza dell’anticattolicesimo sulla terra in quanto il cristianesimo, specie quello cattolico, è considerato idolatra a causa della professione di fede nel Dio trinitario, è l’essenza della millenaria battaglia della sinagoga incredula contro la venuta del Messia Gesù Cristo. Secondo la concezione giudaica e massonica, quindi, è il popolo ebraico ad essere il vero messia, e non Nostro Signore Gesù Cristo: tutti i popoli goym (non ebrei) son tenuti ad esser guidati dal popolo sacerdotale, sottostando ai precetti noachidi, e a confondersi nell’uguaglianza massonica (egalité) in una massa indistinguibile; la funzione della massoneria (al tempo stesso suo scopo e sua religione) è quella di livellare verso il basso, massonizzare (noachizzare) la società (mondialismo) in modo che sia pronta per il regno messianico del popolo ebraico; in questo senso la Chiesa cattolica ed il Regno di Nostro Signore Gesù Cristo che essa vuol estendere su tutti i cuori, su tutte le anime e sulla società rappresenta un elemento ostacolante a tale mira e primario intralcio da abbattere.  Ora, in conclusione, a motivo di quanto esposto sopra risulta maggiormente comprensibile il tripudio ritual misterico ed esoterico professato dalla massoneria, infatti l’alambicco della ritualità massonica miscela kabbalà, ermetismo, neoplatonismo, pitagorismo, panteismo, deismo e molto altro, il tutto condito da magia teurgica. Il trattato talmudico del Sanhedrin stabilisce che detti tribunali rabbinici debbano comminare la pena di morte per chiunque volontariamente trasgredisca una qualsiasi delle leggi di Noè, come avviene per l’ebreo che tradisce le mitzvot e come in teoria avviene per il massone spergiuro.

P.S.: A coloro i quali obbietteranno, per quanto qui scritto, circa le differenze tra le costituzioni di Anderson del 1723 e quelle del 1738 rispondo fin da subito. L’estensore di tali Costituzioni, Anderson appunto, ebbe a dichiarare al “Read’s Weekly Journal” del 20 gennaio 1739 che la seconda versione delle costituzioni (quelle del 1738 appunto) era in realtà quella da lui apprestata e composta per la prima edizione delle Costituzioni (quelle del 1722 – 1723) ma che altri vollero temporaneamente modificare ed attendere del tempo per la pubblicazione delle vere ed originali costituzioni “noachidi”. Il contenuto di questa mia preventiva contro argomentazione dovrebbe risultare esplosiva agli occhi di chi si occupa e interessa circa le nefandezze della Sinagoga di Satana, in quanto con certezza storiografica retrodata di 15 anni il noachismo professato dalla giudeo massoneria. Da notare che il 28 giugno 1738 il testo delle costituzioni non era ancora stampato ma la Gran Loggia lo dichiara il giorno stesso suo testo ufficiale. Quindi lascio la fonte precisa per queste affermazioni contenute nel post scriptum: G. Kloss, “Geschichte der Freimaurerei in England, Ireland und Schottland aus aechten Urkunden (1685-1784), nebst einer Abhandlung ueber die Ancient Masons”, Lipsia, 1847, pp. 137 ss.; Giarrizzo, “Massoneria e Illuminismo nell’Europa del Settecento”, Marsilio, 1994, pp. 73 ss; pp. 435 nota 1.

2 thoughts on “Sulla religione della Giudeo Massoneria

  1. La massoneria non ha una sua propria religione, per questo usa la locuzione “grande architetto dell’universo”. Ogni massone ha, o non ha, la sua religione, tanto più che in loggia non se ne può parlare, sia di religione che di politica.

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